La cataratta è una patologia che interessa circa la metà della popolazione oltre i 65 anni di età. È un difetto visivo che comporta la progressiva opacizzazione del cristallino. Ha uno sviluppo piuttosto lento e capita spesso che i pazienti che ne sono affetti non se ne rendono conto se non quando iniziano ad avvertire le prime difficoltà visive.

Attualmente l’unica terapia efficace per la totale guarigione è l’intervento cataratta laser. L’intervento cataratta laser è una recente innovazione della chirurgia. Infatti prima del 2012 l’unico modo per curare questa patologia era l’utilizzo di bisturi e pinze. Grazie alle moderne tecnologie, l’intervento di cataratta laser è diventato estremamente preciso e indolore.

Intervento di cataratta laser: Facoemulsificazione e laser al Femtoscopio

La tecnica più diffusa per l’intervento cataratta laser è la Facoemulsificazione. Questa procedura consiste nell’aspirazione della cataratta tramite ultrasuoni. Attualmente il 90% degli interventi per la risoluzione della cataratta viene eseguita con questo metodo.

Un’altra tecnica utilizzata è il laser al Femtosecondo. Questo tipo di laser è utilizzato solo ed esclusivamente per alcune fasi dell’intervento. Capita spesso che al laser per la cataratta vengano affiancati gli ultrasuoni della Facoemulsificazione per la rimozione del cristallino.

Una volta che la cataratta è stata rimossa, il cristallino naturale sarà sostituito da uno artificiale, o lente intraoculare (IOL).

Entrambe le tecniche utilizzate per l’intervento di cataratta laser,  Facoemulsificazione e Femtoscopio, sono considerate poco invasive. L’intervento di cataratta laser, non necessita di alcun punto di sutura. Il paziente, ad intervento concluso avrà una ferita chirurgica di circa 2-3 millimetri. La durata dell’operazione è variabile a seconda dei casi, ma di solito l’intervento ha una durata di circa 20 minuti e il recupero visivo avviene in maniera piuttosto rapida.

L’intervento di cataratta laser permette di avere una vista quasi normale dopo sole 12 ore. È necessario, però osservare alcuni accorgimenti dopo l’intervento, e sarà il chirurgo a consigliare la terapia giusta da seguire per almeno due settimane successive all’intervento. È possibile infatti che il paziente accusi sintomi come arrossamento e lacrimazione. Questi sono effetti del tutto normali che scompariranno gradualmente con il passare del tempo.

Capita spesso che i pazienti affetti da cataratta manifestano anche altri fastidi, come miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia. Una vola eseguito l’intervento di cataratta laser, è possibile utilizzare una luce laser per modificare le lenti intraoculari e personalizzarle. La luce laser riesce a modificare la lente intraoculare in modo da correggere eventuali difetti della vista residui dopo l’intervento di cataratta laser.

Intervento cataratta-laser

Laser Yag per la cataratta secondaria

La cataratta si classifica come cataratta primaria e cataratta secondaria. Per approfondire puoi leggere questo articolo. Anche per la correzione della cataratta secondaria è possibile eseguire un intervento con il laser. In questo caso si tratta del Laser Yag. Lo scopo di questo tipo di operazione è quello di rendere trasparente la capsula che sostiene il cristallino artificiale con cui è stato sostituito quello naturale durante la precedente operazione di cataratta.

 

L’oculista Michele Vitiello, specializzato in questo tipo di intervento, sarà ben lieto di aiutarti a risolvere in maniera definitiva il tuo problema di cataratta.

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